Non leggete come fanno i bambini, per divertirvi, o come fanno gli ambiziosi per istruirvi. No, leggete per vivere!

Gustave Flaubert

sabato 15 maggio 2010

Speak Truth to Power: Coraggio senza confini


"La pace, intesa come assenza di guerra, ha poco valore agli occhi di coloro che muoiono di fame e di freddo. Essa non cancellerà le sofferenze provocate dalle torture inflitte a un prigioniero di coscienza. La pace è durevole solo laddove i Diritti Umani vengono davvero rispettati, dove le persone hanno di che nutrirsi e dove sia gli individui che le nazioni sono veramente libere. [..] Dobbiamo... insistere per ottenere un consenso globale, non solo per quanto riguarda il rispetto dei Diritti Umani in tutto il mondo, ma anche per definire quali siano questi Diritti... perchè fa parte della natura umana aspirare alla libertà, alla dignità e all'uguaglianza. E tutti hanno il diritto di raggiungerle." Dalai Lama



Cosa sono i Diritti Umani? Li possiamo definire degli ideali protetti dalle leggi e per tale azzardiamo dire che siano delle leggi anche per il semplice fatto che essi vanno al di là di ogni costituzione, sono il pilastro di ogni legge e quindi della Costituzione stessa. Il concetto dei Diritti Umani (nei quali ogni umano, in forza di essere tale, ne è il protagonista) oggi ci risulta nuova, ma la storia ci insegna che le sue radici sono molteplici e in diverse epoche, tra le quali un periodo storico che tutti noi conosciamo e ricordiamo con sgomento: la Seconda Guerra Mondiale che ha avuto il triste merito di attrarre l'attenzione sui Diritti Umani a livello globale e nella coscienza globale.

Esistono diverse altre carte e trattati che attingono dai Diritti Umani quali la Magna Carta (1215), La Carta dei Diritti inglese (Bill of Rights, 1869), la Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e dei Cittadini (Francia, 1789) la Costituzione degli Stati Uniti d'Amarica e la Carta dei Diritti Americana (1791) sono questi precursori dei documenti sui Diritti Umani del XX secolo. I Diritti Umani spettano a tutti equamente, universalmente e per sempre.
Sono inalienabili: non si possono perdere così come non si può smettere di essere un essere umano.
Sono indivisibili: non si può negare un diritto perchè è 'meno importante' o 'meno fondamentale'.
E sono interdipendenti: tutti i diritti umani sono parte di una struttura complementare. Difendendo tali diritti nello stesso tempo si è più consapevoli e convinti che questi non devono essere violati e in esse non devono essere aggiunte eccezioni.

La prima vita riportata è Sorella Helen Prejean (USA) era confidente di penna di Patrick Sonnier il quale fu accusato insieme al fratello dello stuprodi  Loretta Bourque e dell'assasinio a David LeBlanc; fu condannato a morte sulla sedia elettrica, Helen lo vide morire dinanzi i suoi occhi.





"La pena di morte legalizza la tortura o l'uccisione di nostri concittadini, ed emula la loro stessa violenza, rendendola una sorta di deterrente a scopo punitivo [..] gli Stati Uniti sono fondati sulla violenza contro gli schiavi, violenza contro i nativi americani [..] E' un atto di profonda disperazione [..] uccidiamo gente che uccide altra gente perchè diciamo:'Non meriti di vivere, non sei umano come noi, dunque sei eliminabile' "
Helen Prejean ha capito che doveva fare qualcosa e fondò Survive, un gruppo di sostegno per le famiglie colpite dal problema. Il suo messaggio è chiaro: Noi non dobbiamo essere assassini 
   Sono violati i diritti
1) Diritto all'Euguaglianza (molti condannati a morte sono persone di colore)
3) Diritto alla Vita
5) Libertà dalla Tortura
Ogni anno negli USA ca 250 persone vengono condannate a morte.

Juliana Dogbadzi (Ghana) era una schiava bambina in un tempio della religione del suo paese nativo, seconda un'usanza chiamata Trokosi. E' stata costretta a lavorare senza essere pagata, senza cibo, o vestiti, e a fornire prestazioni sessuali al sarcerdote del tempio. E' poi riuscita a scappare




"Un giorno, è venuto un uomo che rappresentava un'organizzazione non profit, che si chiamava International Needs-Ghana, a parlare con il sacerdote. Era la mia occasione. Non so da dove mi sia venuta quell'improvvisa fiducia in me stessa, ma la paura era svanita. [..] Grazie a Dio ho avuto quella sensazione! [..] I membri dell'organizzazione mi hanno insegnato molte cose [..] Però ho pensato:'Ci sono altre donne ancora nel tempio e hanno bisogno di aiuto. [..]
C'è chi mi minaccia per lettera e chi mi affronta apertamente . In questo momento lavorano per me nell'organizzazione altre 8 donne. Il prossimo passo per debellare al Trokosi è rafforzare la legge."
'Tratta' significa prevalere una persona usando la violenza in tutte le sue sfaccettature. La tratta di donne è un commercio in crescita che sfrutta donne e bambine soprattutto dei paesi poveri, molte di queste donne vengono apertamente assunte con l'inganno e sono costrette a diventare prostitute, a vivere in condizioni disumane lavorando come schiave.



Vengono violati i diritti:
1),3) Diritto alla Libertà ed alla Sicurezza della propria persona.
4) Libertà dalla Schiavitù.
5) Libertà dai trattamenti Degradanti.
25) Diritto ad un tenore di Vita sufficiente a garantire la salute ed il benessere proprio.
In Ghana 5000 ragazzine e donne erano segregate in 345 templi del sud del Ghana.


Van Jones (USA) è fondatore e direttore del Bay Area Police Watch, un'organizzazione impegnata a porre fine agli abusi da parte della polizia e a proteggere chi ne è vittima. Jones lavora direttamentecon gli individui che hanno subito da parte della polizia durante l'arresto. I suoi sforzi per ottenere l'attenzione della società sul problema hanno dato ottimi risultati.











"La polizia ha picchiato il ragazzo, lo ha preso a calci, calpestato, gli ha spruzzato in faccia lo spray al pepe, lo ha imbavagliato (così non li sporcava sputando sangue), e poi lo ha sbattuto in cella. Insomma, queste cose te le aspetti in Guatemala, ma invece sono accadute a quindici o venti minuti da qui."
Principalmente è stato violato il diritto 5) Libertà dalla Tortura e dai Trattamenti Degradanti.
La brutalità della polizia, deriva sostanzialmente dalla mancanza di comunicazione tra le forze dell'ordine e la comunità che dovrebbero tutelare. Ogni singolo caso di brutalità che rimane impunito non fa che condurre a divisioni e a ulteriore violenza.

Molti altri argomenti sono stati trattati e raccolti nel manuale; troviamo 
Ka Hsaw Wa (L'elefante Biaco) di Burba, trattare l'argometo delle nazioni unite e il Global Compact, ovvero il potere delle multinazionali.
Wangari Maathai (Kenia) per l'argomento donne e ambiente.
Patria Jimenez (Messico) sui diritti dei gay, delle lesbiche, dei bisessuali e dei transgender.
Natasa Kandic (Serbia) impegnata nel problema della pulizia etnica e del genocidio.
Kailash Satyarthi (India) è considerato un punto di riferimento per quanto riguarda l'abolizione del lavoro minorile.
Fauziya Kassindja (Togo) scampata per poco dalla mutilazione genitale femminile.
Baltazar Garzon (Spagna) sull'argomento della giurisdizione universale.
Marina Pisklakova (Russia) è l'attivista leader dei diritti delle donne in Russia, ovvero sulla violenza domestica.
Gabor Gombos (Ungheria) membro del consiglio dei dirigenti di utenti, ed ex utenti sopravvisuti dal sistema pischiatrico; diritti dei disabili mentali e,

Abubacar Sultan (Monzambico) tratta l'argomento dei bambini soldato 
"Hanno sparato a tutta la famiglia del ragazzo e poi li hanno tagliati a pezzi davanti a lui. Ha condiviso con me i peggiori momenti della sua giovane vita"









Sono voci che per la passione dei Diritti Umani hanno vinto la paura accompagnata dalla violenza, ma il coraggio e la voglia di urlare al mondo di non diventare cieco e sordo, ha superato tutto. 
Molte delle persone elencate precedentemente "hanno vissuto sulla propria pelle l'esperienza della violazione dei Diritti Umani, che li ha segnati profondamente" afferma Kerry Kennedy
"Questo libro è ben lontano dall'essere un elenco di vittime. E' piuttosto l'affermazione che esiste la possibilità del cambiamento, che si evince proprio dell'estremo coraggio che accomuna tutti loro e dalla suggestiva eloquenza con la quale trattano gli argomenti hanno votato la propria vita e per i quali sono disposti a sacrificarla" [..] "In queste interviste sono proprio le loro voci a provocare nel lettore le domande fondamentali: perchè chi ha affrontato la prigione e la tortura, o ha rischiato di morire continua a lavorare per la stessa causa nonostante le scarse possibilità di successo o comunque con l'eventualità di tornare a subire così gravi ritorsioni? perchè si sono fatti coinvolgere? Cosa li fa andare avanti? Da dove traggono la forza e da cosa sono ispirati? Come vincono la paura? In base a cosa sanno di essere riusciti nel loro intento? E naturalmente si tratta di interrogativi che anche per me personalmente hanno un'importanza fondamentale."
 Concludo ripostando le parole di Robert Kennedy, voglia essere un'invito nella speranza che offrono i D.U. proiettandoci in un mondo non tanto lontano e irragiungibile; con l'augurio che ciascuno di noi possa pervenire alla libertà e ai sogni che cerca consapevoli che la strada è lunga e faticosa perchè la pace ha due sinonimi: compromesso e sacrificio, ma anche consapevolezza che il viaggio di quelle vite non è ancora finito, mentre il nostro è appena iniziato con lo schiudersi delle due perle più preziose sulle quali il mondo si affida e che vanta di avere: gli occhi e la parola!
"Pochi avranno la grandezza di trasformare la storia; ma ognuno di noi può adoperarsi per modificarne anche una piccola parte: la storia di questa generazione verrà scritta dalla totalità delle singole azioni, verrà delineata proprio dagli innumerevoli e differenti atti di coraggio e fiducia. Ogni volta che un singolo individuo si schiera per un ideale, o agisce per il bene degli altri, o combatte contro l'ingiustizia, dà vita ad un'onda di speranza, onda che andrà ad incontrare altre onde innalzate da altrettante fonti di convinzione e forza, creando una corrente che sarà in grado di abbattere le più alte mura di oppressione e di convinzione."  R.F.Kennedy  

 

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