Non leggete come fanno i bambini, per divertirvi, o come fanno gli ambiziosi per istruirvi. No, leggete per vivere!

Gustave Flaubert

venerdì 9 novembre 2012

Dopo la mezzanotte

 Così recita il titolo del nuovo libro di poesie di Matteo Rubbini (Franco Editore Mannarino) nate da "un bisogno quasi fisico e impellente di un ragazzo che non trova altro modo di esprimersi se non quello di scrivere"



E' chiaro, le poesie scaturiscono dai sentimenti più intimi dell'uomo, una forma corale delle proprie emozioni e pensieri; un modo chiaro di Rubbini quello di raccontare il proprio passato che in modo o nell'altro segna le nostre scelte e i nostri comportamenti. Rubbini con le sue poesie vuole raccontare se stesso, il suo amore ma sempre dopo la mezzanotte, tempo che favorisce il libero fruire delle emozioni nel buio silenzioso della notte per materiallizzarsi all'alba del nuovo giorno.

Per voi una delle poesie del libro:


Ambulante



Ambulante, cammina dritto ancora un po’,
portati dentro il tuo fango.
Ancora un pomeriggio per ballare il tuo cadenzato tango.

Con quei brividi africani che qui nella sabbia scorgi,
seppur lontani.

Cammina, perché bisogna camminare,
prima che il tempo incalzi.

Cammina,
perché quel tuo sognare è roba da ricchi,
 e a te,  venditore di cappelli,
 spettano solo gli avanzi.

Tu che sei sulla spiaggia di un vestito che non ti appartiene,
tu che vesti di jeans mentre  fuori il caldo impazza.
Come il protagonista di un vecchio film che in fondo è solo comparsa.

Tu che stoni come un bemolle dopo un minore.

Sei come una bestemmia in una chiesa imbecille e vacanziera.

Ambulante continua a camminare,
scorgi il mare ed i suoi flutti.

 Ambulante corri e fuggi,
perché qui siamo perduti.


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