Non leggete come fanno i bambini, per divertirvi, o come fanno gli ambiziosi per istruirvi. No, leggete per vivere!

Gustave Flaubert

sabato 5 giugno 2010

Alla scoperta dei Manga





Molti classificano i manga come un altro modo di definire i fumetti di origine giapponese; ma quello che pochi sanno è che molti manga hanno dato origine a cartoni animati (sempre giapponesi) chiamati "anime", molto amati dai bambini e dai ragazzi. Ma cosa vuol dire manga? Propriamente "immagini casuali" o "senza nesso logico"  e Raukuten Kitazawa fu il primo disegnatore ad utilizzare la parola manga ottenuta dagli ideogrammi "man"(=immagine) e "ga"(=fumetto). Può essere classificato come un fumetto allora, solo che ha avuto origine giapponese? Bè, da quest'ultimo particolare possiamo affermare che è proprio ciò che fa la differenza: essere giapponese.
L'avvento del manga risale al XVIII secolo, e non raffigurava le vicende che appassionano i ragazzi oggi; narravano altre storie, talvolta anche della stessa cultura giapponese. Alcuni antichi manga avevano tre unici colori: il rosa carne(colore primario) il nero (colore secondario) e il bianco; altri possedevano la caratteristica di rappresentare delle vignette, legate tre loro (diremmo oggi in ambito cinematografico) come "scene a rallentatore".






Oggi il manga non è soltanto disegnato per diletto o per scopi di vendita, ma costituisce uno dei tanti settori della cultura e dell'arte giapponese, date anche le sue antiche origini.
Forse non ci sarà capitato a tutti di sfogliare un manga, ma di essere stati almeno una volta telespettatori di un anime, credo che sia successo alla maggiorparte di noi, e sicuramente spontanea sarà nata la domanda: "Ma se sono cartoni giapponesi, come mai i personaggi hanno degli occhi che ricordano tanto quelli europei?"
La domanda è pertinente, ma non del tutto corretta; gli occhi dei personaggi, in realtà, non hanno granchè di simile a quelli degli europei; ma sono occhi lucidi, grandi, curiosi, vivaci, e specchio di grandi sentimenti che ci portanto a ricordare quelli dell'infanzia.
Nei manga, spesso ricorre la tematica dell voglia di crescere, ma ancora più frequente è quello del volere rimanere sempre piccoli (in giappone le ragazze che desiderano restare bambine per sempre, hanno a loro disposizione una marea di accessori di moda per farlo, è una vera e propria tendenza chiamata "kawaii" e consiste nel circondarsi di oggetti infantili, compresi gli abiti); notiamo allora anime sognatrice di bambini in vesti adolescenziali.
Se noi acquistiamo un manga in Italia, anche se è stato tradotto in italiano, ritroviamo comunque una caratteristica giapponese che disorienta a prima vista i novelli lettori, ma che è invece tanto amata dagli appassionati: voltare il giornale e incominciare a leggerlo da quella che noi europei riconosciamo come l'ultima pagina (ma che è invece l'incontrario per i giapponesi), e mantenere uno stile di lettura che inizia dall'alto a scendere in maniera oraria, fino ad arrivare in alto a sinistra della seconda pagina. Anche se il manga tende per lo più ad illustare e non a spiegare, sono presenti comunque dei balloon che vanno da una piccola ad una grande dimensione, il contenuto dei balloon è molto sintetico e la sua grandezza viene maggiormente resa se il suo contenuto è di notevole importanza (nei fumetti europei invece, una frase importante viene resa in grassetto), sono anche presenti delle didascalie ma sono molto rare, il manga infatti ha come primo obbiettivo di non annoiare con lunghi dialoghi e presentazioni.
Le precedenti due tematiche (due di tante) sono invece in estremo contrasto in un nuovissimo manga, appena usicto in Italia, di soli due episodi, ma ricchi di magia tutti da scoprire, stiamo parlando di "Peter Pan Syndrome" di Mayu Sakai.


Hasumi assomiglia tantissimo a Peter Pan. E' spensierata e allegra come una bambina, sa volare, ha un gatto di nome Wendy ed è persino in grado si spostare gli oggetti con la forza del pensiero! Tuttavia, c'è una cosa che non sa ancora fare: amare. Non ha mai incontrato un ragazzo speciale che le facesse battere forte il cuore. Anzi, probabilmente non sente neanche il bisogno d'incontrarla! Però, si sa, che lo vogliamo o no, l'amore ci colpisce all'improvviso, e tutto cambia anche per una ragazza che non vuole diventare grande, ma chissà, magari ad Hasumi potrebbe anche venire voglia di crescere!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

W i manga!! breve descrizione ma completa.. quasi quasi vado a vedere se riesco a trovare questo manga di 2 uscite!!

Laura ha detto...

beello il post XDXD w gli animee!! XD
onestamente nn so molto di mangaa.. per questo preferisco gli animee.. maa a quanto sto capendo tagliano un sacco di partii >.<' bhà.. nn è giusto.. cmq,anche se nn l'ho comprato, ho letto il manga peter pan syndrome.. è veramente molto carinoo.. e ricoo di colpi di scenaa uhauhauahu.. caiuu! ^^