Non leggete come fanno i bambini, per divertirvi, o come fanno gli ambiziosi per istruirvi. No, leggete per vivere!

Gustave Flaubert

lunedì 31 maggio 2010

Conoscenza e Coltura

Per il titolo dell' ottava fiera del libro i sentimenti della passione e della ragione sono stati visti come contrastanti poichè tutti sappiamo che tra i due la linea del confine è sottile o quasi invisibile, quale delle due prevarica? E se fossero unite in un'unica cosa? Ecco il tema degli ultimi incontri del post - Gutenberg che abbiamo riportato al lato, una ragione quella della natura e della piena conoscenza della biodiversità (Con Vandana Shiva e Carlo Petrini) che lascia il posto ad una passione benefica per l'umanità.
Lo scopo di coinvolgere i giovani nella partecipazione alle conferenze di Shiva, Petrini e Gabriele Salari,non è quello di parlare della natura in se per se, ma di portare gli alunni, anche quelli più piccoli..alla conoscenza sul mondo in cui viviamo, non possiamo amore qualcosa senza che sappiamo di cosa si tratti. Le soluzioni ai problemi della società dipendono dal modo in cui le conoscenze vengono prodotte, utilizzate e diffuse.

Oggi viviamo in un'epoca in cui le decisioni adottate posso influenzare tutto il resto del mondo e quelle scelte possono essere sbagliate; si è creata una sorta di "globalizzazione di pensiero". Una delle tante teorie del sapere si basa su un concetto che molti hanno globalizzato: quello del riduzionismo :"La conoscenza completa del tutto può essere ottenuta semplicemente attraverso la conoscenza delle singole parti", ciò ricade anche sulla natura; poco fa ho detto "globalizzazione di pensiero" e non di conoscenza poichè molte volte non riusciamo a comprendere le varie idee che ci vengono inculcate nella mente e perciò data la nostra ignoranza, dovremmo ridurre al monimo i nostri interventi sulla biosfera;
tutto si basa sulla tedenza ad escludere il sapere delle comuntà indigene, definenso falasamente il sapere tradizionale come stagnazione e arretratezza. La globalizzazione di una visione del mondo meccanicistica ha impedito alle cominità indigene di far evolvere il loro sapere per un mondo in continuo cambiamento. I sistemi di conoscenza tradizionali si sono arricchiti attraverso l'interazione tra comunità e ambiente. Oggi in molte parti del mondo , il sapere tradizionale è l'unico mezzo che i popoli indigeni hanno per affrontare le sfide della sopravvivenza. La sopravvivenza dell'uomo dipende dalla capacità della nostra specie di mantenere e preservare la plasticità della biosfera con tutti i suoi componenti iteragenti, ivi compresa la specie umana, perciò in tutto il mondo i contadini stanno rivalutando il sapere tradizionale come fonte d'innovazione, stanno seguendo proprie vie di sviluppo indipendenti in opposizione a quelle suggerite dai sistemi di conoscenza ufficiali (globalizzati).
Il sapere reale è un sistema vivente che cambia e si adatta alla realtà in cambiamento, e il sapere tradizionale è in grado di aiutare l'umanità in continua evoluzione.
Le gradi imprese capitalistiche, sin dalla rivoluzione industriale, hanno preso il controllo delle risorse del pianeta, giustificando il loro operato con la capacità di creare ricchezza; ma come ci ha ricordato Raffaele Perrelli (Università della Calabria - Arcavacata di Rende) nella conferenza sul suo libro "il tema della scelta di vita nelle elegie di Tibullo" edito da Rubbettino nel 1996 "Sempre meno la ricchezza produce benessere".
Nella vita non importa la ricchezza, lo status familiare ecc.. ma fanno invece la differenza i libri letti e le parole che conosciamo, perchè è con la diversa abilità dell'immaginazione, dello scrivere e del parlare che ci si differenzia, in un mondo, quello odierno, oppresso dal fisso pensiero di distinguersi dalla massa, di urlare contro l'incolta voce dell'umanità. I soldi non fanno la felicità perchè ci sono cose che solo e il dialogo e i fatti riescono ad ottenere: ovvero affermare nella società quella conoscenza sempre più oppressa dall'ignoranza. Se è vero che il sapere si forma con l'esperienza , allora non serve andare tanto lontano ... l'unica vera sperienza formativa si crea con il prossimo , gli altri.. quindi il dialogo. E' nostro compito fare qualcosa, impedire la scomparsa della lingua, la quale provocherà la scomparsa dell'immaginazione.
Sfruttare a dismisura la terra, basandosi su una concezione secondo la quale il pianeta sia un deposito di risorse illimitate da sfruttare attraverso la scienza e la tecnologia per creare ricchezza, quando la ricchezza più grande e impari a qualsiasi a qualsiasi altra cosa, la si sta perdendo: la terra!!

1 commento:

Anonimo ha detto...

hai ragione, è la conoscenza che cambia il mondo, con l'ignoranza non si va avanti, non si può risolvere un problema se non lo si conosce