Non leggete come fanno i bambini, per divertirvi, o come fanno gli ambiziosi per istruirvi. No, leggete per vivere!

Gustave Flaubert

venerdì 11 giugno 2010

Crolla sottotetto dell'istituto Stella

Ancora degrado e pericolosità nelle scuole italiane, ma questa volta non c'è bisogno di andare troppo lontano. Nell'istituto Stella di Catanzaro sono intervenuti i vigili del fuoco per mettere in sicurezza il sotto tetto nell'antrio dell'istituto Stella i cui locali ospitano l'Accademia delle Belle Arti, caduto nella notte. Il personale ha dato subito l'allarme e per fortuna senza la notizia di qualche studente coinvolto, per la chiusura dell'anno scolastico. Quanto accaduto, secondo Grande dell'Mpa, non rientrerebbe nell'archivio degli intreventi straordinari -dovrebbe essere la normale prevenzione- afferma -perchè non si è provveduto ad escludere quell'edificio dall'agibilità? Mancano forse le strutture abbandonate sul suolo del comune?-
Le luci rosse sull'edificio erano state già accese da tempo su tanti altri problemi.
-Si era cercato di risolvere altri problemi- afferma per l'appunto Grande -come quello dei topi, per i quali non è stata richiesta la disinfestazione, ma solo l'acquisto di apposito veleno sparso per la scuola, o magari, chiedendo di trasferire alcune attività in un edificio nelle vicinanze. E purtroppo, anche quella che doveva essere una parziale riparazione al danno, si è rivelata anche una beffa. La scuola media "Mazzini", sede di alcune aule proprio per gli studenti dell'Accademia, come pare essere del tutto all'altezza se è vero che vi erano aule senza sedie, banchi e mancavano macchinari indispensabili per lo svolgimento delle attività pratiche che sicuramente sono tantissime.-
Ci verrebbe allora da chiedere: Ma gli studenti dell'istituto come fanno a svolgere le quotidiane lezioni senza gli strumenti primari come un soffitto sulla testa?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bene assunta per il tenerci informati sui fatti che succedono nelle scuole della nostra città

Anonimo ha detto...

la scuola non è più sicura, nè strutturalmente nè dal punto di vista burocratico